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Mugunghwa di Mariarosaria Guarino

Mugunghwa di Mariarosaria Guarino

Oggi il blog partecipa al review party per il romanzo Mugunghwa di Mariarosaria Guarino.
Un romanzo struggente e intenso che merita assolutamente cinque stelle e anche di più.

Mugunghwa di Mariarosaria Guarino

Mugunghwa
di Mariarosaria Guarino
Editore: Self Publishing
Data di uscita: 3 marzo 2023
Genere: Romanzo Storico
Trope(s): Hidden Identity, Revenge, Family, Korean, Secrets & Lies
Pages: 371

Vendetta. Onore. Giustizia.

Kim Myung-Soo ha in mente solo queste tre parole. Figlio illegittimo, trattato come uno scarto finché non viene abbandonato nel bosco e ritrovato dal mercante Moon.
Da allora la sua vita cambia e non solo, perché Kim Myung-Soo diventa Moon Mugung. Il suo nuovo nome significa immortalità e ricorda la resistenza del fiore di ibisco, capace di sopravvivere anche nelle condizioni più avverse.
Nella nuova famiglia il ragazzo impara cosa sia l’amore incondizionato, tuttavia la sua sete di vendetta non si placa e quando, un giorno, lui e Gang-Tae, il suo fratello acquisito, salvano la misteriosa Im Soo-Hwa, il destino sembra volergli dare l’occasione per riavere giustizia.
Non può esserci posto per l’amore in un cuore nero che grida vendetta. Non può esserci compassione né fratellanza.
Moon Mugung compirà la sua trasformazione, sporcandosi le mani di sangue e mutando a tratti il suo sentimento per Im Soo-Hwa in un mostro oscuro che lo divora. E quando l’anima pura di Gang-Tae tenterà di ritrovare il cuore di quel fratello che porta il nome di un fiore, potrebbe essere troppo tardi. I petali potrebbero già essere sporchi di sangue.

Due fratelli.
Un solo destino.
Amore e distruzione.
Sangue e Speranza.

La famiglia non è qualcosa che si decide di avere o rifiutare, è lei a sceglierci e voi non avete speranze. Io sarò la vostra famiglia, Mugunghwa, e non riuscirete a tenermi lontano.

Il romanzo

Kim Myung Soo è un figlio illegittimo e come tale viene ripudiato dal padre e allontanato dalla sua casa insieme a sua madre.
Lo scopo è quello di ucciderli per lavare l’onta della sua nascita e rientrare nelle grazie della moglie.

A soli sette anni Myung Soo si ritrova solo, senza più l’unica persona che lo abbia amato fino a quel momento.
Fin quando la sua strada incrocia quella della famiglia Moon.

Moon Bin e suo figlio Gang Tae salvano quel povero bambino da morte certa e lo conducono al loro villaggio facendolo entrare a far parte della loro famiglia.

Myung Soo non rivela a nessuno la sua vera identità e Gang Tae decide di chiamarlo Mugung, in onore del fiore di ibisco che riesce a resistere agli attacchi duri della natura.

I ragazzi crescono insieme come una famiglia, anche se Mugung è restio a far entrare Gang Tae nella sua vita e nel suo cuore. Ma quest’ultimo ben presto si rivela per Mugung una bussola e la voce della coscienza, capace di tenerlo anche quando la furia prende il sopravvento.

La vita li porterà ad incrociare il cammino di Im Soo Hwa, una giovane ragazza di buona famiglia che, in seguito ad un tentativo di rapimento, perde la memoria.

Ben presto il passato di Mugung torna a chiedere il conto e travolge i tre ragazzi come uno tsunami, costringendo il giovane a vestire di nuovo i panni di Kim Myung Soo.

Una storia di famiglia

Il punto focale di tutto il romanzo è il rapporto tra Myung Soo e Gang Tae, due personaggi molto diversi tra loro ma che si completano a vicenda.

Il nomignolo dato da Gang Tae a Myung Soo gli si addice perfettamente. Proprio come il fiore di ibisco, è resistente, forte e determinato a sopravvivere.

Questo suo essere così arcigno si riflette nei suoi occhi scuri e nei suoi gesti, quasi al limite del distaccato.

Non entra mai troppo in confidenza con nessuno, non sa mai di chi potersi fidare o a chi aprire il suo cuore.

Anche il suo rapporto con Im Soo Hwa è condizionato da questa sua paura interiore di potersi lasciar andare e amare incondizionatamente qualcuno.

Ma questo non conta per Gang Tae, l’unico che è riuscito a superare la sua barriera di indifferenza e diffidenza con un solo sorriso.

Infatti Gang Tae è esattamente come un fiume che ti travolge con il suo ardore, la sua passione e la sua parlantina.

Ha il talento di leggere nel profondo di ogni persona, comprenderne i pensieri con un solo sguardo.

Proprio questo suo essere così diverso da Myung Soo che rende il loro rapporto davvero speciale.

La loro dualità è intrigante e al tempo stesso scalda il cuore. Sfido chiunque a non cercare di avere al suo fianco una persona che ti supporti e ti renda migliore come fanno i due fratelli Moon tra di loro.

Perché è questo quello che fanno l’uno con l’altro. Sono la spalla su cui piangere, la boa a cui aggrapparsi quando rischiano di andare alla deriva, colui che ti guarda le spalle in ogni situazione.

Ma soprattutto il sentimento che provano è profondo e sincero, non viziato da interessi secondari o gelosie.

È impossibile non amarli!

Sembra di guardare un drama

Da brava drama addicted, quando ho letto la trama di questo romanzo non ci ho pensato su due volte prima di accettare l’invito a questo evento.

Sebbene la narrazione in terza persona non sia di mio gradimento, in questo caso l’ho apprezzata tantissimo.

Per tutto il tempo ho avuto la sensazione di guardare un drama di genere sageuk* , dove gli intrighi familiari e di corte la fanno da padroni.

Ma in special modo, per tutto il romanzo, ho sentito di conoscere già i personaggi, le loro emozioni e le loro sofferenze.

Io non so a chi si sia ispirata Mariarosaria Guarino nella creazione di questi meravigliosi personaggi, ma io ho ritrovato i protagonisti del mio drama preferito Moon lovers Scarlet Heart: Ryeo (vi lascio qui la recensione).

Myung Soo/Mugung mi ha ricordato il principe Wang So, per i suoi occhi tristi e il senso di abbandono e di riscatto nei confronti della propria famiglia.

Gang Tae è la perfetta fusione tra l’allegria e la vitalità di Wang Jeong (il quattordicesimo principe) e la saggezza e l’affidabilità di Baek Ah (il tredicesimo principe).

Comunque, ciò che salta davvero agli occhi leggendo questo romanzo, oltre a dei personaggi splendidi, è la cura messa dall’autrice nel raccontare in maniera magistrale un’epoca lontana di un Paese lontano dal nostro.

Dalle ambientazioni ai costumi, dalla politica alla guerra, tutto è studiato nei minimi dettagli; niente è lasciato al caso e questo fa apprezzare ancora di più l’opera tanto da tenerti incollato alle pagine fino alla fine.

Come ho già detto in precedenza, il racconto è narrato in terza persona con un linguaggio adatto all’epoca ma fluido e semplice, che arriva dritto al cuore (alla fine mi sono anche commossa).

In conclusione

Mugunghwa è un libro ben scritto, con dei personaggi ben caratterizzati che vi faranno struggere e delle ambientazioni che vi faranno sospirare.

Non potete assolutamente lasciarvelo scappare anche se sarà davvero difficile lasciare andare i personaggi.

Alla prossima lettura!

Note:

* sageuk: termine coreano per indicare i drama di genere storico (vi lascio il link dove ne parlo qui)

** Moon Lovers Scarlet Heart: Ryeo è un drama di genere storico ambientato nello stesso periodo di questo romanzo. Vi lascio il link della review qui


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