Twice: doppio gioco di Carmen Weiz

Oggi vi parlo di Twice. Doppio Gioco tra amore e dovere, terzo volume della serie Swiss Angels di Carmen Weiz.
Un libro sull’amore, sul lato oscuro di questo sentimento e sul suo potere di rinascita.

SWISS ANGELS serie:
1. La mia anima da custodire – Louise & Aiden – Recensione
2. In nome dell’amore – Liselotte & Noah – Recensione
3. Twice: doppio gioco – Teresa & Sven
4. Bad News

Se dice che le apparenze ingannino…

Lo sa bene Sven che, dopo aver vissuto di stenti come un senzatetto quando era solo un ragazzino, ha avuto la fortuna di essere adottato dalla famiglia Engel.
Sven, ormai adulto, lavora come agente presso l’unità di élite Skorpion, una delle più importanti forze della polizia di Zurigo.
Grazie al suo passato, il suo comandante lo coinvolge in un’indagine come agente infiltrato per smascherare un’organizzazione criminale che traffica stupefacenti all’Università di Zurigo.
Il principale sospettato è William Thompson, il figlio di uno dei più importanti avvocati della Svizzera, e Sven, insieme al collega, l’agente Andre Lehmann, sarà incaricato di fare luce su questo intricato caso.
Sven sa quali siano i pericoli, è consapevole di cosa significhi essere considerato un emarginato, però non sa cosa accadrà quando, nel corso dell’indagine, si sentirà sempre più attratto da Teresa, la fidanzata del principale sospettato, l’unica ragazza su cui non avrebbe mai dovuto posare gli occhi. Il desiderio di Sven nei suoi confronti cresce sempre di più, in un turbinio di passione proibita che non ha mai sperimentato e non osa nominare.

Lo sapevo meglio di chiunque altro.
Niente sarebbe dovuto venire prima del lavoro. Soprattutto la donna del nemico.
Quella storia sarebbe potuta finire in un solo modo: male… molto male.’

Swen

Sven Engels viene scelto per lavorare sotto copertura ad un’indagine sul traffico di droga nell’università.

Dovrà assumere l’identità di Theo Fredmen e indagare su colui che si ritiene a capo del giro.

William Thompson è figlio di un noto avvocato e il capo di tutto il traffico.

All’apparenza un ragazzo normalissimo, in realtà nasconde un lato oscuro che si riversa soprattutto sulla sua fidanzata, Teresa.

Teresa Kowalski è una giovane donna arrivata dall’Est Europa per studiare in Svizzera. 

L’incontro tra Sven e Teresa fa nascere qualcosa di potente che metterà a rischio l’indagine del giovane poliziotto e forse non solo quello…

I Personaggi

Possono due anime fragili riconoscersi e stare insieme?

Protagonista di questo terzo capitolo è Sven, terzo figlio adottivo degli Engels.

Rispetto ai suoi fratelli, Sven è il più fragile emotivamente. 

Per lui è stato fondamentale l’incontro con la madre adottiva, grazie alla quale comprende che il suo futuro non è compromesso dal suo passato e che l’amore non ha bisogno di un tornaconto.

Quel ragazzo che vagava da solo per strada decide di diventare un poliziotto e mettere il suo vissuto e la sua esperienza al servizio degli altri.

Quando viene scelto per un’indagine sotto copertura, per fermare un traffico di droga all’interno dell’università e che sta mietendo vittime tra i giovani studenti, non può di certo tirarsi indietro.

Ancora di più quando incontra William e, soprattutto, la sua fidanzata Teresa.

Sven rivede nella ragazza il sé stesso prima dell’incontro con la sua famiglia adottiva.

Teresa è una ragazza smarrita, vulnerabile e lontano da casa e dalla sua famiglia, quella famiglia che vuole disperatamente aiutare economicamente in ogni modo possibile.

All’inizio appare come una ragazza sottomessa, senza volontà e incapace di capire fino in fondo il ragazzo con cui convive.

Il suo amore per William è totale e paralizzante, perché, anche se avverte che c’è qualcosa che non va nel loro rapporto, non riesce a fuggire.

Il legame con Sven permette a Tess di superare il suo dolore e di uscirne completamente cambiata perché, anche se il loro rapporto è fatto per lo più di sguardi e di silenzi, i suoi gesti le regalano la protezione che cerca.

Sapere di avere qualcuno che tiene a lei, che la ama e che “le copre le spalle” le dà la spinta necessaria per spezzare le catene in cui l’aveva costretta William.

Capitolo a parte è proprio William. Lui incarna tutto ciò che l’amore non dovrebbe essere.

William è un ragazzo insicuro e debole, accecato dalla sete di potere e che scambia la paura e il bisogno per rispetto.

Tutto questo, unito a un senso di frustrazione latente, lo riversa senza pietà su Teresa. E lo fa nella maniera più subdola.

Considera la ragazza alla stregua di un giocattolo, che può manipolare a suo piacimento, sfruttando le paure e i problemi che attanagliano Teresa e facendo leva sul suo punto debole: la sua famiglia.

La descrizione che ne fa la Weiz è asettica, priva di giudizio personale, ma funzionale a raccontare il background familiare e psicologico da cui proviene William.
Questo racconto del personaggio senza il filtro del giudizio permette al lettore di trarre le proprie conclusioni e decidere se empatizzare o meno con lui. 

Lo Stile

La scrittura della Weiz, nella fase di racconto, risulta sempre scorrevole e riesce a regalare anche questa volta dei personaggi ben caratterizzati.
Con Twice si aggiunge una buona componente di mistero e suspense, che terranno il lettore sulla corda fino all’ultima parola.

Purtroppo personalmente ho riscontrato sempre il “problema” di descrizioni prolisse e minuziose che mi hanno rallentato nella lettura.

In Conclusione

Se cercate una storia d’amore profonda e che tratti temi importanti, con una giusta dose di suspense, non potete farvi scappare questo romanzo.

Lasciatevi travolgere da Sven e Teresa e dal loro amore.
In attesa di conoscere il prossimo Engel(s)!

Alla prossima lettura.

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