Un amore virtuale di Tracie Podger

Questa settimana vi propongo la mia recensione del contemporary romance Un amore virtuale di Tracie Podger, uscito a luglio per la Hope Edizioni in seconda edizione e in una nuova veste grafica.

Sai che odore ha la speranza?
È una combinazione di mare, alghe e aria salmastra. E di sabbia bagnata in un giorno d’inverno.

Jayne ha quarantacinque anni quando vive il momento più bello e più brutto della sua esistenza.
Si è innamorata pazzamente e ha perso tutto da un giorno all’altro.
Ma non importa quanto la vita diventi dura, quanto tu sia caduto in basso e quanto oscuro possa essere il tunnel nel quale sei finito, perché c’è sempre un barlume di speranza.
Dalla sua casa dei sogni nel Kent, passando per il manicomio, per giungere in un cottage in Cornovaglia, Jayne affronta un viaggio destinato a ferirla, a distruggerla e, infine, a guarirla.
Questa è la storia di una donna alla ricerca di se stessa, per imparare ad amarsi di nuovo.

Subiamo l’inferno e impariamo da esso. È ciò che siamo dopo che conta.

Jayne, Un amore virtuale

La storia

Jayne vive una vita solitaria, imprigionata in un matrimonio senza amore, con un marito assente e due figli diversi come il giorno e la notte.
Il figlio maggiore, Ben, è la luce dei suoi occhi e l’ancora a cui aggrapparsi nei momenti di tempesta, mentre con la figlia minore, Casey, il rapporto non c’è perché rispecchia in tutto e per tutto suo padre, anche nel modo di rapportarsi a lei.

La sua vita subisce una svolta quando parte per una vacanza alle Maldive con la sua amica Carla.

Qui conosce Stefan, un uomo completamente diverso da suo marito, che le fa battere il cuore e riscoprire qualcosa che aveva perso. Stefan diventa per lei, nonostante la lontananza, un porto sicuro dove trovare il calore e il conforto che le manca, una spalla su cui appoggiarsi nei momenti no.

Ma la strada verso la felicità per Jayne si rivelerà un percorso irto pieno di ostacoli, pieno di sofferenze e dolore vero, ma al termine del quale si ritroverà una donna diversa e più forte di quello che credeva.

Il romanzo

Questo è un romanzo che va letto, nonostante possa risultare in un primo momento molto lento.

Almeno fino a circa il venti per cento, il lettore ha la sensazione di guardare la storia di Jayne dal di fuori, sentendola lontana anni luce dal proprio vissuto. Una storia già vista, già letta e già sentita; una storia uguale alle altre di una donna incapace di prendere il timone della propria vita e in balìa di un mare buio e tempestoso.

Superato questo scoglio, vi troverete catapultati nella mente di Jayne come se la viveste da protagonisti e non da spettatori. Le sensazioni si faranno vivide, le emozioni più intense. Una giostra fatta di luci e suoni, che sembra indicare a Jayne la giusta via per riprendere in mano il suo mondo e crearsi un futuro più luminoso.

La vita però non gioca mai pulito e Jayne lo scopre nel peggiore dei modi. Il dolore che la travolge è uno tsunami di dimensioni bibliche, in grado di mandarla giù e rinchiuderla nei recessi più bui e remoti della sua mente e incapace di tirarsene fuori.

Pian piano quel posto diventa per lei consolatorio, un luogo tranquillo dove credere che la sua vita non sia cambiata.

Ma quando si trova a dover fare i conti con quello che si è lasciata alle spalle, Jayne capisce che è arrivato il momento di tornare a galla. Aver toccato il fondo per lei è quello switch di cui ha bisogno per riprendere davvero in mano la sua vita e viverla per la sua felicità.

E tu lettore sei lì, insieme a lei, su questa giostra. Vivi ogni singolo attimo come lei: ridi, ami, soffri, vorresti strapparti il cuore dal petto e urlare la tua disperazione.

Ma c’è una cosa che fai durante tutto il romanzo: speri per lei di trovare quello che davvero cerca, di ritrovare sé stessa.
Fai il tifo per Jayne, entusiasta per ogni conquista e distrutto per ogni caduta. Ma questo ti fa comprendere quanto il buio e la luce siano facce della stessa medaglia chiamata vita e che l’uno non può esistere senza l’altro.

I personaggi

Oltre Jayne, anche gli altri personaggi della storia arrivano alla pancia del lettore, sia in positivo che in negativo.

David, il marito di Jayne, si odia fin dalla prima pagina. Una persona cattiva nell’anima, codardo fino al midollo e personaggio al quale ho rivolto tutto il mio dizionario di parolacce e improperi e ne ho forse create di nuove.

Fortunatamente tutti gli altri personaggi sono di supporto alla protagonista fin dall’inizio o quasi, la sostengono con la loro amicizia e il loro affetto. Le faranno comprendere che è una donna amata e apprezzata, disposti a essere la sua stampella fino a quando non sarà in grado di ricominciare a camminare da sola.

Lo stile

Esattamente come è stato per Gabriel, il primo libro della Podger che ho letto, anche qui si riscontra uno stile a due velocità. Una prima parte più lenta e con poco pathos che rischia di far abbandonare la lettura e una seconda parte più a fuoco, una sorta di pugno allo stomaco che porta a una riflessione profonda.

In conclusione

Un amore virtuale è un romanzo intenso e potente, in grado di affrontare temi difficili in maniera cruda e diretta, senza però perdere l’umanità e la dolcezza che richiedono.
Un romanzo in grado di prendere il vostro cuore e ridurlo in milioni di pezzi ma, come per la vita di Jayne, ricomporlo e farlo rinascere con amore e attenzione. Non lasciatevelo scappare!

Alla prossima lettura!

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