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Terreni di caccia di Katee Robert

Terreni di caccia di Katee Robert

Oggi vi parlo di Terreni di caccia di Katee Robert, secondo libro della serie Hidden Sins ed edita da Hope Edizioni nella collana Crime.
Preparatevi a una storia adrenalinica, dove tutti sono sospettabili e dove solo alla fine verrà svelato il mistero, lasciando il lettore con un palmo di naso.

HIDDEN SINS serie:
1. The Devil’s Daughter (La Figlia del Diavolo) – RECENSIONE
2. The Hunting Grounds (Terreni di Caccia)
3. The Surviving Girls

Terreni di caccia
(Hidden Sins #2)
di Katee Robert
Editore: Hope Edizioni
Data di uscita: 02 Luglio
Genere: Thriller

Maggie Gaines era un’agente dell’FBI, una dei nuovi agenti più brillanti, ma, sette anni fa, il suo primo caso importante l’ha sconvolta a tal punto da farla dimettere dall’Unità di Analisi Comportamentale. Ora è una guardia forestale al Glacier National Park, dove ha ritrovato un po’ di pace. Quando però viene scoperto il corpo di una donna assassinata, deve lasciarsi alle spalle il passato e lavorare con l’unico uomo che sperava di non rivedere mai più.

Per mesi, Vic Sutherland ha dato la caccia a un assassino che prende di mira ignari escursionisti all’interno dei parchi nazionali, e ora il predatore è arrivato a Glacier. Vic sa che il caso lo metterà faccia a faccia con la sua ex partner, ma niente può prepararlo a rivedere Maggie, dopo tanti anni. Mentre l’indagine li avvicina – e li avvicina all’assassino – Maggie e Vic temono di non avere nessun altro di cui fidarsi oltre a loro due. Ma anche quello potrebbe non essere sufficiente per uscire vivi da Glacier.

Quindi è stata colpita con una freccia, appesa per le caviglie e poi sventrata. Come chiunque farebbe con la selvaggina durante la stagione della caccia.

Credo che, con la frase riportata qui sopra, sia facile entrare nel mood di questo romanzo.
Katee Robert ci regala una storia avvincente, dotata di buon ritmo e con la giusta dose di romance.

Ma partiamo dal principio…

Maggie Gainers, in seguito a un caso particolarmente difficile, decide di mollare l’Unità Analisi Comportamentale dell’FBI per rifuggiarsi tra le montagne del Montana e fare la ranger.
Sono passati ormai sette anni da quando ha lasciato la sua vecchia vita, ma, quando viene informata del ritrovamento di un cadavere nel suo parco, il suo istinto e il suo addestramento da profiler tornano a galla.

Troverò chiunque stia facendo questo nel mio parco, e farò giustizia.

Vic Sutherland è l’ex partner di Maggie all’FBI e ormai un agente anziano dell’Unità. Tra di loro c’è stato qualcosa in passato che sembra aver lasciato strascichi anche nel presente.
Vic però sa che deve concentrarsi su questo serial killer che sembra intaccare la pace di Glaciers. Quello nel parco di Maggie è il terzo omicidio, ma il federale avverte subito che non sarà l’unico in quella riserva naturale.

Mentre inizieranno una corsa contro il tempo per catturare il soggetto ignoto, i sentimenti tra Maggie e Vic prenderanno il sopravvento, rischiando di mettere in pericolo non solo il caso ma anche le loro stesse vite.

Vic non voleva tornare nel parco, dove Maggie si sarebbe di nuovo trovata in pericolo. Voleva rapirla e rinchiudersi per qualche settimana con lei in una stanza d’hotel, per riemergere solo una volta che quell’incubo fosse passato, così da poter continuare la loro vita come sempre. Era un imperdonabile desiderio, infantile ed egoista.

Ammetto che non sapevo cosa aspettarmi da questo romanzo. Rispetto a La Figlia del Diavolo, questo secondo libro offre maggiore azione e poca psicologia, è più braccio che introspezione da parte dei protagonisti.

Qui i personaggi principali sono tre: Maggie, Vic e il Soggetto Ignoto.

Maggie è una donna forte e volitiva, incapace però di tenere stretti contatti con la gente. Sebbene faccia la ranger in un parco nazionale molto frequentato, preferisce occuparsi dell’amministrazione invece di far da guida agli escursionisti.
Inoltre, il suo sogno di essere una profiler si infrange e l’unica cosa che riesce a fare è scappare il più lontano possibile e con tutte le sue certezze distrutte.

Quello era il problema. Poteva anche aver dimostrato il suo valore agli altri, ma c’era sempre quella vocina fastidiosa dentro di lei che le assicurava che non sarebbe mai stata abbastanza.

Vic, invece, è un maniaco del controllo. Da ex Navy Seal, nulla sembra intaccare la sua corazza e la sua capacità di affrontare le situazioni in maniera fredda e analitica. Solo Maggie sembra fare breccia nell’armatura da uomo tutto d’un pezzo che indossa. Il venire a stretto contatto con il soggetto ignoto non fa altro che minare ancora di più le sue certezze e la sua fiducia.

Insieme Maggie e Vic sembrano completarsi. Non solo come essere umani ma anche come agenti.
L’impulsività, la velocità di pensiero di Maggie e soprattutto la sua conoscenza del parco, uniti alla mente calcolatrice di Vic e alla sua esperienzanell’FBI, fanno sì che arrivino presto (forse non abbastanza?) alla soluzione del caso e alla scoperta del serial killer.

Infine c’è il Soggetto Ignoto. Una persona manipolatrice e capace di mimetizzarsi alla perfezione nel parco che darà filo da torcere a tutti, compreso il lettore che, fino alla fine, non potrà fare altro che sospettare di tutti e guardarsi le spalle.

Tra passato e presente, tra sospetti e macchinazioni, colpi di scena e storie nascenti, la Robert ci regala un thriller mozzafiato incorniciato in un’ambientazione meravigliosa e con un ritmo sostenuto che permette la lettura in tempi brevi (purtroppo!).

Non dovete assolutamente farvelo scappare e state pur certi che, dopo questa lettura, non guarderete più un bosco o un parco con gli stessi occhi!

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